Page 2727 - Shakespeare - Vol. 3
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accecato dalla superbia, ambizioso
oltre ogni immaginazione, pieno
di sé...
SICINIO
E mirava al trono, per sé solo,
senza soci.
MENENIO
Io non la penso così.
SICINIO
L’avremmo scoperto a quest’ora, che era così,
a nostro danno, se fosse diventato console.
BRUTO
Gli dei, per fortuna, l’hanno impedito, e Roma
è calma e sicura senza di lui.
Entra un edile.
EDILE
Onorevoli tribuni,
uno schiavo, che abbiamo imprigionato,
afferma che i Volsci con due eserciti
hanno invaso le terre romane e con furia
micidiale distruggono tutto
sul loro cammino.
MENENIO
È Aufidio
che ora sa della cacciata di Marzio
e rimette fuori le corna dal guscio,
che quando Marzio difendeva Roma
non osavano sporgersi.
SICINIO