Page 2674 - Shakespeare - Vol. 3
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se non col sì e col no dell’insipienza plebea,
               si trova costretta a trascurare i bisogni reali,
               dando spazio intanto a effimeri perditempi.
               Ogni scopo è impedito, e ne segue

               che tutto è fatto senza scopo. Perciò vi prego −
               voi che volete essere più oculati che pavidi,
               voi che tenete alle basi salde dello stato
               e non avete paura di migliorarle, voi

               che a una lunga vita preferite una vita nobile,
               e siete pronti a rischiare una cura pericolosa
               su un malato che altrimenti è certo di morire −
               strappatela subito questa lingua brulicante,

               non fate che lecchino il dolce che è il loro veleno.
               Il vostro disonore mutua la giustizia,
               ruba allo stato l’integrità che gli è propria,
               dacché non può fare il bene che vorrebbe

               per il male che lo domina.



              BRUTO
                               Ha detto abbastanza.



              SICINIO
               Ha parlato da traditore e ne risponderà come i traditori.



              CORIOLANO
               Disgraziato, la bile nera ti consumi!
               Che bene può venire al popolo
               da questi tribuni pelati? Si affidano a loro

               e smettono di obbedire a una dignità più alta.
               Furono eletti in una rivolta, quando
               non era legge la giustizia ma la forza maggiore.

               In un momento migliore affermiamo ora
               che ciò che è giusto è giusto che sia fatto,
               e il loro potere buttiamolo nella polvere.



              BRUTO
               Tradimento lampante!
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