Page 2670 - Shakespeare - Vol. 3
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Quanto alla folla volubile e puzzolente,
               si renda conto che non sono un adulatore,
               e si riconosca in ciò che dico. Ripeto
               che, a secondarla, nutriamo contro il Senato

               la malerba del dissenso, dell’insolenza,
               della sedizione per cui
               noi stessi abbiamo arato, noi stessi
               l’abbiamo seminata e diffusa

               mescolando loro con noi gente d’onore
               cui non difetta il coraggio, no, né il potere
               tranne quello ceduto a degli straccioni.



              MENENIO
                               Ora basta.



              I SENATORE
               Non dire altro, ti preghiamo.



              CORIOLANO
                               E perché?

               Ho versato sangue per la patria senza temere
               la forza del nemico, e ora i miei polmoni
               finché non marciscono conieranno parole

               contro la lebbra di cui temiamo le croste,
               ma abbiamo fatto di tutto per prenderle.



              BRUTO
               Tu parli del popolo
               come se fossi un dio che punisce, e non
               un uomo imperfetto come loro.



              SICINIO
                               È bene

               che il popolo lo sappia.



              MENENIO
                               Ma cosa, cosa?
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