Page 2652 - Shakespeare - Vol. 3
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Spero che lo capiscano! Andrà a sollecitarli
               come sdegnato che tocchi a loro di dare
               ciò che lui chiede.



              BRUTO
                               Vieni, andiamo a informarli
               di ciò che qui si è fatto. So

               che ci aspettano al foro.
                                                                                                        Escono.



                                                  Scena III        27     EN



                                             Entrano sette o otto cittadini.


              I CITTADINO

          Insomma, se ci domanda i voti non li possiamo negare.



              II CITTADINO
          Sì che possiamo, volendo.



              III CITTADINO
          Abbiamo  il  potere  di  farlo,  ma  è  un  potere  che  non  abbiamo  il  potere  di
          esercitare.  Perché  se  ci  mostra  le  ferite  e  ci  racconta  le  sue  imprese,

          dobbiamo  mettere  la  lingua  nelle  ferite  e  farle  parlare.  E  similmente  se  ci
          conta le sue nobili imprese, ci tocca di dirgli la nostra nobile riconoscenza.
          L’ingratitudine è un mostro, e per il popolo mostrarsi ingrato è come fare del
          popolo un mostro: e siccome noi siamo parte del popolo sarebbe come dire
          che siamo parti di un mostro.



              I CITTADINO

          Né  ci  vuole  molto  a  beccarsi  questa  bella  definizione.  Quella  volta  che  ci
          sollevammo per il grano lui stesso non perse tempo a chiamarci la folla dalle
          molte teste.



              III CITTADINO
          Be’ questo l’han detto molti. Non che le nostre teste son grigie o nere, color

          castagno o pelate. Sono i comprendoni che hanno colori differenti. E a dire il
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