Page 2640 - Shakespeare - Vol. 3
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Benvenuti. E un cancro azzanni alle radici
il cuore non lieto di vederti. Siete tre
per i quali Roma dovrebbe
impazzire d’amare. E invece, perdinci,
qui in casa abbiamo certi meli selvatici
che non si fanno innestare col vostro affetto.
Ma benvenuti, guerrieri. L’ortica
noi la chiamiamo ortica, e gli sbagli
degli scemi, solo scemenze.
COMINIO
Giusto, come sempre.
CORIOLANO
Sempre Menenio, sempre.
ARALDO
Fate largo lì, circolate!
CORIOLANO
(a Volumnia e Virgilia) La tua mano, e la tua.
Prima che io trovi riposo all’ombra della casa
bisogna rendere omaggio ai bravi patrizi
dai quali ho avuto non solo benvenuti
ma anche nuovi onori.
VOLUMNIA
Ho vissuto
fino a vedere attuati i miei desideri
e l’edificio dei miei sogni. Soltanto
una cosa manca, e non dubito
che Roma te la darà.
CORIOLANO
Madre, devi sapere
che preferisco servirli a modo mio
piuttosto che comandarli a modo loro.