Page 2624 - Shakespeare - Vol. 3
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più della tua fama e rivalità.
In guardia.
MARZIO
Il primo che arretra muoia schiavo dell’altro
e poi gli dei lo dannino.
AUFIDIO
Se fuggo
urlami dietro, come a una lepre.
MARZIO
Tullo,
neppure tre ore fa ho lottato da solo
dentro le mura della tua Corioli
e v’ho fatto ciò che volevo. Questa maschera
che vedi non è sangue mio. Spremiti
tutte le forze per vendicarti.
AUFIDIO
Se tu fossi quell’Ettore 16
che fu la sferza della tua millantata
progenie, questa volta non mi scappi.
Qui combattono, e alcuni Volsci accorrono in aiuto di Aufidio. Marzio lotta
sino a ricacciarli sfiatati.
Uomini servili e non valorosi, m’avete disonorato
col vostro aiuto maledetto.
Escono.
Scena IX 17 EN
Squilli di tromba. Segnale di carica. Poi suona la ritirata. Entrano da una
parte Cominio e i Romani, dall’altra Marzio con un braccio fasciato.
COMINIO