Page 2616 - Shakespeare - Vol. 3
P. 2616
O valoroso
che vinci in audacia coi sensi la tua
spada insensibile, e resisti se si piega.
Ti abbiamo perduto, Marzio. Un rubino perfetto
grande come te non sarebbe
un gioiello di uguale valore. Eri
un soldato come voleva Catone, fiero
e terribile non solo a colpire,
ma col tuo aspetto tremendo e
il rimbombo di tuono delle tue grida
facevi tremare i nemici come se il mondo
avesse brividi di febbre.
Entra Marzio sanguinante, assalito dai nemici.
I SOLDATO
Guarda lì, signore.
LARZIO
È lui, Marzio!
Salviamolo, o una stessa fine per tutti.
Combattono, ed entrano tutti nella città.
Scena V EN
Entrano alcuni saccheggiatori romani.
I ROMANO
Questo me lo porto a Roma.
II ROMANO
E io questa roba qua.
III ROMANO
Peste! Mi pareva argento.