Page 2611 - Shakespeare - Vol. 3
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VIRGILIA

          Non per scansare una fatica e nemmeno per scarsità d’affetto.



              VALERIA
          Vuoi farmi la parte di Penelope. Ma dicono che tutta la lana che filò mentre
          Ulisse era via non fece che riempire Itaca di tarme. Andiamo, vorrei che la
          tua tela ci sentisse come le tue dita, così smetteresti di bucarla, poverina. Su,

          devi uscire con noi.



              VIRGILIA
          No signora perdonami, davvero non esco.



              VALERIA
          Senti, oh, vieni con me, e io ti darò ottime notizie di tuo marito.



              VIRGILIA
          Ah, signora, è troppo presto per averne.



              VALERIA
          Te lo assicuro, non scherzo. Ne abbiamo ricevute ieri sera.



              VIRGILIA
          Davvero?



              VALERIA
          Davvero,  sul  serio.  Ne  ho  sentito  parlare  un  senatore.  Te  lo  dico:  i  Volsci

          hanno  messo  in  campo  un  esercito  e  contro  di  esso  è  andato  il  generale
          Cominio con una parte dell’esercito. Tuo marito e Tito Larzio han piantato le
          tende  davanti  alla  città  di  Corioli.  Sono  sicuri  di  prenderla,  e  concludere
          presto la campagna. Notizia vera, sul mio onore, e quindi vieni, ti prego.



              VIRGILIA

          Ti chiedo perdono, signora, ti obbedirò in tutto un’altra volta.


              VOLUMNIA

          Lasciala stare, cara. Così com’è non farebbe che guastarci l’allegria.
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