Page 2609 - Shakespeare - Vol. 3
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Esce la dama.
VIRGILIA
Il cielo protegga il mio signore da quel bruto Aufidio!
VOLUMNIA
La testa d’Aufidio la pesterà col ginocchio
e il piede sul collo.
Entra Valeria con un servo e una dama.
VALERIA
A tutte e due buon giorno.
VOLUMNIA
Cara signora!
VIRGILIA
Sono lieta di vederti, signora.
VALERIA
Come state voi due? Amate la casa, si vede. Cosa ricamate lì? Ma che bel
ricamo, veramente. E come sta il piccolino?
VIRGILIA
Grazie, gentile signora. Sta bene.
VOLUMNIA
Gli piace vedere spade e sentire tamburi, ma trascura il maestro.
VALERIA
È tutto suo padre, parola mia. Un bimbo stupendo lo giuro. Vi dirò, mercoledì
sono stata a guardarlo per una buona mezzora. Ha un piglio così deciso! L’ho
visto correre dietro a una farfalla dorata, e quando la prese la lasciò andare,
e ancora dietro, e giù un capitombolo e su e la riacchiappa. O che il ruzzolone
l’abbia irritato o che cosa, serra così i denti e la sbrana. Oh come la sbrindellò
ve lo giuro!