Page 2606 - Shakespeare - Vol. 3
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questi tre comandino la spedizione
dovunque sia diretta. Molto probabilmente
contro di te. Sta’ in guardia.
I SENATORE
Il nostro esercito è in campo.
Non abbiamo mai dubitato che Roma
fosse impreparata a risponderci.
AUFIDIO
E neanche
che fosse follia tenere segreti
i vostri grandi progetti fin quando
dovevano per necessità svelarsi. Ma pare
che, già nel venire covati, eran noti a Roma.
Per questo dovremo abbassare la mira
ch’era di prenderci molte città, prima ancora
che Roma ci sapesse in guerra.
II SENATORE
Nobile Aufidio,
prendi il comando, raggiungi le truppe
e lascia a noi la difesa di Corioli.
Se vengono ad assediarci, riporta
l’esercito per cacciarli. Ma, credo, vedrai
che non si muovono per noi.
AUFIDIO
Ah, non illudetevi.
Parlo per notizie sicure. Anzi
alcuni loro reparti sono già in marcia
e solo per venire qui. Mi congedo, signori.
Se noi e Caio Marzio dovessimo incontrarci
abbiamo giurato di combattere
finché uno non cade.
TUTTI