Page 2599 - Shakespeare - Vol. 3
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lepri, invece di volpi oche. No, non siete
               meno malfidi di un tizzone sul ghiaccio
               o un chicco di grandine al sole,
               Sapete soltanto esaltare colui che è punito

               per qualche colpa, e maledire la giustizia
               che lo punisce. Chi merita onore
               ha il vostro odio, e le vostre passioni
               son desideri di malato, che vuole

               soprattutto ciò che gli fa più male.
               Chi si regge sul vostro favore
               nuota con pinne di piombo, e abbatte
               querce coi giunchi. Fidarsi di voi? Alla forca!

               Ogni minuto che passa cambiate idea,
               chiamate nobile qualcuno che odiavate
               un minuto prima, e insolentite
               il vostro eroe. E ora che vi piglia

               che qua e là per Roma andate sbraitando
               contro il nobile Senato
               che sotto l’egida degli dei vi frena
               o vi mangereste l’un l’altro? Cos’è che chiedono?



              MENENIO
               Grano al loro prezzo. Dicono

               che la città ne abbonda.



              MARZIO
                               Alla forca! Dicono?
               Siedono attorno al fuoco e pretendono
               di sapere i fatti del Campidoglio,

               chi è probabile che salga,
               chi prospera, chi scende,
               parteggiano per questo e quello,
               proclamano matrimoni ipotetici,

               rafforzano i partiti e fiaccano
               chi non gli va a genio
               sotto le loro scarpacce rattoppate.
               Dicono che il grano abbonda! Ah se i nobili

               mettessero da canto la pietà e
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