Page 2595 - Shakespeare - Vol. 3
P. 2595

miseria. Comunque prego, racconta.



              MENENIO
               Successe una volta
               che tutte le parti del corpo si ribellarono
               contro lo stomaco. Queste le accuse:
               che come un gorgo, solo, se ne stava nel mezzo,

               torpido e nullafacente, sempre lì a stiparsi
               di mangiare, senza mai lavorare
               come gli altri, gli altri apparati che intanto

               vedevano, udivano, pensavano,
               mandavano ordini, camminavano,
               sentivano, e dandosi mano l’un l’altro
               provvedevano agli appetiti e ai bisogni
               comuni a tutto il corpo. Lo stomaco

               rispose...



              I CITTADINO
                               Be’ sentiamo, che rispose lo stomaco?



              MENENIO
               Te lo dico subito. Con una specie di sorriso
               che non veniva dai polmoni ma ecco, così −

               perché è chiaro che se lo faccio parlare
               posso anche farlo sorridere − rispose pepato
               alle membra scontente, alle parti ribelli
               che gl’invidiavano l’utile: esattamente
               come voialtri, che dite male dei patrizi

               perché non sono come voi.



              I CITTADINO
                                                    Ma cosa rispose
               questo stomaco? Ma scherziamo? Il capo
               incoronato come un re, l’occhio vigile,

               il cuore consigliere, il braccio
               che è il nostro soldato, la gamba
               cavallo di battaglia, la lingua
               trombettiera, e gli altri fortini
   2590   2591   2592   2593   2594   2595   2596   2597   2598   2599   2600