Page 2383 - Shakespeare - Vol. 3
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Addio,
                                                                                            (Esce Dolabella.)
               e grazie. Che cosa ne pensi, Iras?
               Tu, come me, sarai mostrata a Roma

               come una marionetta egiziana:
               schiavi e artigiani, con bisunti
               grembiuli, règoli e martelli,
               ci alzeranno alla vista di tutti.

               Saremo avvolte dal loro alito pesante,
               rancido di cibi plebei, e costrette
               a inalare il loro tanfo.



              IRAS
                               Dio ne guardi!



              CLEOPATRA
               Ma, sì, è più che sicuro, Iras:

               sguaiati littori ci abbrancheranno
               come zòccole, e rozzi rimatori
               ci porranno in ballate stonate.
               Subito, improvvisando, i commedianti               126

               ci metteranno in scena presentando
               i nostri conviti ad Alessandria.
               Antonio verrà portato ubriaco
               alla ribalta, ed io dovrò vedere

               un ragazzo squittente nei panni di Cleopatra                127
               svilire la mia grandezza in pose da puttana.



              IRAS
               Oh, bontà degli dei!



              CLEOPATRA
                               Sì, sì, è sicuro.



              IRAS
               Io non lo vedrò mai. Sono sicura

               di avere unghie più forti degli occhi.
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