Page 2379 - Shakespeare - Vol. 3
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(Entra Seleuco.)
SELEUCO
Eccomi, signora.
CLEOPATRA
Costui è il mio tesoriere; dica lui, 124
a suo rischio, mio signore, che per me
non ho serbato nulla. Di’ la verità, Seleuco.
SELEUCO
Signora, preferirei cucirmi le labbra
che, a mio rischio, dichiarare il falso.
CLEOPATRA
Che cosa avrei trattenuto per me?
SELEUCO
Abbastanza da comprarci tutto quello
che avete elencato nella nota.
CESARE
No, non arrossire, Cleopatra;
io approvo la saggezza del tuo atto.
CLEOPATRA
Vedi, Cesare! Ecco come gli uomini
seguon la fortuna! I miei seguaci
ora saranno tuoi, e se per caso
cambiassimo le nostre condizioni,
i tuoi sarebbero miei. L’ingratitudine
di questo Seleuco mi rende furiosa.
Ah, schiavo, non più degno di fede
dell’amore prezzolato? Come, ti ritrai?
Sì, ti assicuro, ti ritrarrai: gli occhi
ti caverò, anche se avessero le ali.
Schiavo, scellerato senz’anima, cane!