Page 2388 - Shakespeare - Vol. 3
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di questa vita: povero sciocco velenoso,
               accanisciti, sbrigati a spacciarmi.
               Oh, se tu potessi parlare, sentirti
               chiamare asino il grande Cesare,

               frustrato nei suoi piani!



              CARMIANA
                               O stella d’oriente!



              CLEOPATRA
               Zitta! Non vedi che ho il bimbo al seno             134
               che succhiando fa addormentare la nutrice?



              CARMIANA
               O basta, basta!



              CLEOPATRA
                               Dolce come un balsamo,

               lieve e delicato come l’aria. Oh,
               Antonio! Ma sì, prenderò anche te.
                                                                 (Applicando un altro aspide al seno.)
               Perché dovrei restare...

                                                                                                       (Muore.)



              CARMIANA
               In questo basso mondo? E così, addio.
               Adesso, morte, puoi ben vantarti,
               hai in tuo possesso una ragazza

               senza eguali. Finestre vellutate,          135
               chiudetevi, e occhi così regali
               non ti guardino più, Febo dorato!
               La corona è storta; la raddrizzerò,
               e poi potrò giocare.       136



                                               Entra la guardia di corsa.



              I GUARDIA
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