Page 2375 - Shakespeare - Vol. 3
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Non capisco, signora.
CLEOPATRA
Io ho sognato
che c’era un Imperatore di nome Antonio.
Oh, fare un altro sogno come quello
solo per rivedere uno come lui!
DOLABELLA
Se volete compiacervi...
CLEOPATRA
Il suo volto
era come il cielo, e vi splendevano
un sole ed una luna che nel loro corso
illuminavano questa piccola O, 121 la terra.
DOLABELLA
Sovrana creatura...
CLEOPATRA
Le sue gambe
stavano a cavalcioni dell’oceano,
il suo braccio alzato era il cimiero del mondo;
la sua voce, se parlava agli amici
era melodiosa come le sfere intonate: 122
ma se voleva atterrire e scuotere l’orbe,
era come il fragore del tuono.
La sua generosità non conosceva inverno:
era un autunno che s’accresceva
mietendone il raccolto; i suoi piaceri
eran come delfini, 123 mostravano la schiena
al di sopra dell’elemento in cui movevano;
della sua livrea andavano vestite
teste coronate, isole e reami
erano come monete che gli cadevano di tasca.