Page 2376 - Shakespeare - Vol. 3
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DOLABELLA
Cleopatra!
CLEOPATRA
Pensate che ci sia stato o possa esistere
un uomo come questo che ho sognato?
DOLABELLA
No, gentile signora.
CLEOPATRA
Mentite al cospetto stesso degli dei.
Ma se c’è, o mai ci fu uno simile,
supera la dimensione del sogno:
alla natura manca il materiale
per competere con la fantasia
nella creazione di forme prodigiose,
eppure immaginare un Antonio
sarebbe un capolavoro della natura,
contro la fantasia, di cui scredita le ombre.
DOLABELLA
Ascoltatemi, mia buona signora:
la vostra perdita è grande, come voi;
voi ne sopportate degnamente il peso.
Che mai mi arrida il successo agognato
se per riflesso del vostro non provo
un dolore che morde il cuore alla radice.
CLEOPATRA
Vi ringrazio, signore: forse sapete
che cosa Cesare intende fare di me?
DOLABELLA
Mi ripugna riferirlo. Vorrei
che lo sapeste già.