Page 2370 - Shakespeare - Vol. 3
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TUTTI

               Dolabella!



              CESARE
               Lasciatelo stare. Ora ricordo
               com’è impegnato. Sarà pronto a suo tempo.
               Venite con me nella mia tenda,

               dove constaterete con che riluttanza
               sia stato trascinato in queste guerre,
               con che calma e misura mi sia sempre
               espresso nei miei scritti. Venite,

               e vedrete quel che ho da mostrare.
                                                                                                      (Escono.)



                                                    Scena II         EN


                                   (Alessandria. Una stanza del mausoleo.)               118


                                        Entrano Cleopatra, Carmiana e Iras.




              CLEOPATRA
               La desolazione ora comincia
               a rendere migliore la mia vita.
               È misera cosa, essere Cesare:
               non essendo la Fortuna, egli è

               solo un servitore della Fortuna,
               mero ministro della sua volontà.
               Ed è grande compiere quell’atto
               che pone termine a tutti gli altri atti,

               che mette in ceppi le evenienze
               e sbarra la porta ai cambiamenti;
               che fa dormire, e non fa più assaggiare
               il letame che nutre il pitocco come Cesare.               119


                                                      Entra Proculeio.




              PROCULEIO
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