Page 2359 - Shakespeare - Vol. 3
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temendone l’effetto, inviò me
a proclamare la verità, ed io temo
di essere arrivato troppo tardi.
ANTONIO
Troppo tardi, mio buon Diomede: chiama
le mie guardie, ti prego.
DIOMEDE
Ehilà,
le guardie, le guardie dell’imperatore!
Correte, il vostro signore vi chiama.
Entrano quattro o cinque guardie di Antonio.
ANTONIO
Portatemi, cari amici, dov’è Cleopatra,
è l’ultimo servizio che vi ordinerò.
I GUARDIA
Ah che dolore, che dolore, signore,
che non viviate tanto da servirvi
dei vostri fedeli seguaci fino in fondo.
TUTTI
Oh, triste giorno!
ANTONIO
No, buoni amici, non assecondate
il destino crudele gratificandolo
del vostro dolore. Si dia il benvenuto
al destino che viene a punirci;
e noi puniamo lui dando a vedere
di non sentirne il peso. Sollevatemi.
Io vi ho spesso guidato, cari amici;
ora portate me, e ve ne rendo grazie.
(Escono portando Antonio.)