Page 2364 - Shakespeare - Vol. 3
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IRAS

                               Signora!



              CARMIANA
                               Signora, signora!



              IRAS
               Regina d’Egitto: imperatrice!
                                                                                     (Cleopatra si muove.)



              CARMIANA
                               Zitta, Iras, zitta!



              CLEOPATRA

               Non altro che una semplice donna,
               dominata dalle stesse misere passioni
               d’una ragazza che munge le bestie
               e fa le più umili faccende. Dovrei
               scagliare lo scettro agli dei malvagi,

               dirgli che questo mondo era come il loro
               prima che ci rubassero il suo gioiello.
               Tutto si riduce a nulla: la pazienza

               è da stupidi, e la furia si conviene
               a un cane idrofobo. È dunque peccato
               precipitarsi nella casa segreta della morte
               prima che essa stessa ci raggiunga? Ma come, donne?
               Su, su, animo! Anche tu, Carmiana?

               Mie nobili ragazze! Ah, donne, donne.
               Guardate, la nostra lampada è finita,
               s’è spenta.    116  Suvvia, donne mie care,

               fatevi coraggio, lo seppelliremo:
               e poi, ciò che è coraggioso e nobile
               lo faremo secondo l’uso dei romani,
               rendendo la morte orgogliosa di ghermirci.
               Su, la spoglia di questo grande spirito

               adesso è fredda. Ah, donne, donne,
               venite, ora non abbiamo altri amici
               che la risoluzione e la fine più spiccia.
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