Page 2352 - Shakespeare - Vol. 3
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è uno di quei corpi: qui sono Antonio,
               eppure io non posso conservare
               questa forma visibile, mio fante.
               Ho fatto questa guerra per Cleopatra,

               e la regina − di cui credevo avere il cuore,
               avendo lei il mio; e al quale, mentr’era mio,
               ne avevo aggiunto altri mille, ora perduti −
               lei, Eros, ha fatto le carte per Cesare,

               e consegnato barando la mia gloria
               al trionfo   107  d’un nemico. No, non piangere,
               buon Eros; a noi restiamo noi stessi
               per finirci.



                                                      Entra Mardiano.



                               O la tua infame signora!
               Mi ha derubato della mia spada.



              MARDIANO
               No, Antonio, la mia padrona ti amava,
               e le sue fortune facevano tutt’uno con le tue.



              ANTONIO
               Via di qui, eunuco insolente! Taci!

               Mi ha tradito, e sarà messa a morte.


              MARDIANO

               La morte si può pagare solo una volta
               e lei ha già saldato quel debito.
               Quel che tu volevi fare, è già fatto:

               le sue ultime parole sono state
               «Antonio! nobilissimo Antonio!»
               Poi nel mezzo d’un gemito straziante
               si ruppe il nome di Antonio, diviso
               fra il cuore e le labbra, e lei spirò

               col tuo nome così sepolto in lei.



              ANTONIO
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