Page 2345 - Shakespeare - Vol. 3
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ENOBARBO
Fammi da testimone, benedetta luna,
quando i traditori nel registro della storia
verranno ricordati odiosamente:
sotto i tuoi occhi il povero Enobarbo
s’è pentito.
SENTINELLA
Enobarbo?
II SOLDATO
Zitto! Ascoltiamo!
ENOBARBO
O sovrana signora della malinconia,
il venefico umidore della notte
còlami addosso, affinché la vita
ribelle alla mia stessa volontà
più non mi stia attaccata. Scaglia il mio cuore
contro la dura pietra della mia colpa,
che seccata dal dolore si sbricioli
e ponga termine ai cupi pensieri.
O Antonio, più nobile di quanto
il mio tradimento non sia infame,
perdonami per ciò che ti riguarda,
ma che il mondo mi metta nel novero
di chi ha abbandonato il suo capo
e ha disertato. O Antonio, Antonio!
I SOLDATO
Parliamogli.
SENTINELLA
Ascoltiamo quel che dice,
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II SOLDATO