Page 2344 - Shakespeare - Vol. 3
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Se il nostro palazzo avesse posto
               da accogliere questo nostro esercito
               staremmo a banchetto tutti insieme,
               vuotando le coppe per brindare

               alla fortuna di domani, che promette
               pericoli regali. Trombettieri,
               assordate con strepito di bronzo
               le orecchie della città, unitevi

               al rullio dei nostri tamburi,
               e per acclamare il nostro arrivo
               al loro fragore facciano eco cielo e terra.
                                                                                                      (Escono.)




                                                    Scena IX         EN


                                                   (Campo di Cesare.)


                               Entra una sentinella coi soldati; segue Enobarbo.



              SENTINELLA
               Se non ci danno il cambio in un’ora

               dobbiamo tornare al corpo di guardia.
               La notte è limpida, e si vocifera
               che alle due del mattino si avrà l’attacco.



              I SOLDATO
               Ieri è stato un giorno infausto per noi.



              ENOBARBO
               Oh, fammi da testimone, notte...



              II SOLDATO
               Chi è quest’uomo?



              I SOLDATO
                               Fermo, ascoltiamo.
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