Page 2321 - Shakespeare - Vol. 3
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Il padre del vostro Cesare spesso,
               dopo aver meditato la conquista di regni,
               posò le sue labbra su questa indegna mano,
               e piovevano baci.



                                          (Ri-)entrano Antonio e Enobarbo.


              ANTONIO

               Favori? Per Giove tonante! Tu chi sei,
               gaglioffo?    87



              TIDIA
                               Uno che esegue gli ordini
               dell’uomo più potente e più degno
               di essere obbedito.




              ENOBARBO
                               (A parte.) Sarai frustato.



              ANTONIO
               Avvicinati! Ah, avvoltoio! Ora,
               per gli dei e tutti i diavoli,
               la mia autorità si dissolve;

               prima, quando gridavo «Olà!»,
               come ragazzi che fanno a riffa raffa
               si presentavano re, esclamando
               «Agli ordini!» Non avete orecchi?
               Sono ancora Antonio.



                                                       Entrano servi.



                               Portate via
               questo gaglioffo e frustatelo.



              ENOBARBO
          (A parte.) Meglio giocare con un leoncino giovane che con un vecchio leone
          morente.
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