Page 2318 - Shakespeare - Vol. 3
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con la sua pochezza. Cesare, hai soggiogato
               anche il suo cervello!


                                                      Entra un servo.



              SERVO
                               Un messo di Cesare.



              CLEOPATRA
               Come, niente più cerimoniale? Vedete,

               donne, dinanzi alla rosa sfiorita
               si turano il naso anche quelli che prima
               ne adoravano i boccioli. Sia ammesso, messere.
                                                                                               (Esce il servo.)



              ENOBARBO
               (A parte.) Io e la mia onestà qui cominciamo

               a litigare. La lealtà fedelmente serbata
               a chi è fuor di senno, rende quella fedeltà
               mera follia: eppure colui che ha la forza
               di seguire lealmente un principe caduto,

               conquista chi abbia vinto il suo signore
               e si guadagna un posto nella storia.


                                                        Entra Tidia.



              CLEOPATRA
               Il volere di Cesare.



              TIDIA
                               Ascoltatelo in privato.



              CLEOPATRA
               Qui siamo tra amici: parla apertamente.



              TIDIA

               Magari sono amici di Antonio.
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