Page 2320 - Shakespeare - Vol. 3
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che noi dobbiamo lasciarti affondare
se anche chi ti è più cara ti abbandona.
(Esce.)
TIDIA
Devo riferire a Cesare le vostre richieste?
Egli quasi implora che gli si chiedano grazie.
Gli piacerebbe molto che delle sue fortune
voi faceste un bastone a cui appoggiarvi.
Ma gli colmerebbe l’animo di gioia
sentir da me che avete abbandonato Antonio
mettendovi sotto la sua protezione,
di lui che è signore dell’universo.
CLEOPATRA
Come vi chiamate?
TIDIA
Mi chiamo Tidia.
CLEOPATRA
Messo gentile, da parte mia
dite questo al grande Cesare: bacio
la sua mano vincitrice; sono pronta
a deporre la mia corona ai suoi piedi
e a inginocchiarmi lì; ditegli
che dalla sua voce sovrana attendo
di conoscere il destino d’Egitto.
TIDIA
È il vostro più nobile proposito.
Se la saggezza si sposa alla fortuna,
e la prima osa solo ciò che può,
nulla può scuoterla. Datemi licenza
di deporre il mio omaggio sulla vostra mano.
CLEOPATRA