Page 2314 - Shakespeare - Vol. 3
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CESARE

               Avvicinati, e parla.



              MESSO
                               Quale sono,
               vengo da parte di Antonio: finora
               contavo tanto poco per i suoi fini

               quanto la guazza mattutina sulla foglia di mirto
               rispetto al suo gran mare.



              CESARE
                               Bene, riferisci.



              MESSO
               Signore della sua sorte ti saluta,
               e chiede di poter vivere in Egitto;

               se non gli vien concesso, egli mòdera
               le sue richieste e fa istanza
               di poter respirar fra cielo e terra
               come privato cittadino ad Atene.

               Questo per lui. Quanto a Cleopatra,
               riconosce la tua grandezza, si sottomette
               al tuo potere e da te implora
               la corona dei Tolomei per i suoi eredi,

               ora alla mercé del tuo favore.


              CESARE

               Quanto ad Antonio, non ho orecchie
               per la sua richiesta. La regina
               troverà ascolto e accoglienza, purché

               scacci dall’Egitto il suo amico infamato,
               o là lo sopprima. Se farà questo,
               non avrà implorato invano. Così ai due.



              MESSO
               La fortuna ti accompagni!



              CESARE
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