Page 2313 - Shakespeare - Vol. 3
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e che la mia spada, indebolita dall’amore,
               l’avrebbe obbedito in ogni cosa.



              CLEOPATRA
               Perdono, perdono!



              ANTONIO
               Non versare una lacrima, ti dico;
               una di esse vale tutto ciò

               che si può perdere e vincere:
               dammi un bacio, basta a ripagarmi.
               Abbiamo inviato il nostro precettore;
               è tornato? Amore, mi sento di piombo:

               del vino, laggiù, e le vivande!
               La fortuna sa che più la disprezziamo
               quanto più si accanisce coi suoi colpi.
                                                                                                      (Escono.)




                                                   Scena XII          EN


                                              (Egitto. Campo di Cesare.)


                            Entrano Cesare, Agrippa, Dolabella (e Tidia), con altri.



              CESARE
               Fate entrare l’inviato di Antonio.

               Lo conoscete?


              DOLABELLA

                               È il suo precettore,
               Cesare, segno che è spennacchiato,
               se manda qui una piuma così misera
               della sua ala, lui che come messi

               fino a poche lune fa aveva re a bizzeffe.


                                               Entra il messo di Antonio.
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