Page 2309 - Shakespeare - Vol. 3
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ENOBARBO
Io invece seguirò ancora
le sorti compromesse di Antonio, sebbene
la ragione col vento mi dia contro.
(Escono.)
Scena XI EN
(Alessandria. Palazzo di Cleopatra.)
Entrano Antonio col seguito.
ANTONIO
Ascoltate, la terra mi ingiunge
di non camminarci più sopra. Si vergogna
di portarmi. Venite qui, amici:
mi sono tanto attardato nel mondo,
da perdere la strada. Ho una nave
carica d’oro, prendetela e spartitelo:
fuggite, e fate la pace con Cesare.
TUTTI
Fuggire? Non noi!
ANTONIO
Io sono fuggito da me stesso, io
ho insegnato ai codardi a darsela a gambe
e a mostrar le spalle. Andate via,
amici, mi sono deciso a un passo
che non ha bisogno di voi. Andate,
il mio tesoro è nel porto. Prendetelo;
oh, ho seguito un corso che mi fa arrossire,
i miei stessi capelli s’azzuffano:
quelli bianchi rinfacciano ai castani
la precipitazione, e questi a quelli
paura e infatuazione. Andatevene,
amici, riceverete mie lettere