Page 2299 - Shakespeare - Vol. 3
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il re del Ponto, Erode di Giudea,
               Mitridate, re di Comagene, Polemone ed Aminta,
               i re della Media e di Licaonia,
               ed una sfilza ancor più ampia di scettri.



              OTTAVIA
               Ah, me infelice, col cuore così diviso

               fra due amici che si osteggiano!



              CESARE
               Sii qui la benvenuta: le tue lettere
               han ritardato la nostra rottura
               finché non fu chiaro che tu eri ingannata,

               e noi in pericolo per la nostra negligenza.
               Su, fatti coraggio! Non lasciarti turbare
               dai fatti che mettono a dura prova
               la tua felicità, ma senza pianti

               lascia che le cose stabilite dal destino
               seguano il loro corso. Benvenuta a Roma,
               tu che più di tutto mi sei cara; oltraggiata
               più di quanto si possa concepire!

               Ma gli alti dei, per renderti giustizia,
               fanno di noi, e di quelli che ti amano,
               i loro ministri. Sta’ di buon animo,
               e sii sempre fra noi la benvenuta.



              AGRIPPA
               Benvenuta, signora.




              MECENATE
                               Benvenuta.
               Tutti a Roma vi amano e compiangono:
               solo l’adultero Antonio, sfrenato
               nei suoi abomini, vi scaccia via,

               e cede la sua grande autorità a una baldracca
               che contro di noi lo conclama.



              OTTAVIA
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