Page 2304 - Shakespeare - Vol. 3
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Canidio, tu comanderai per terra
               le nostre diciannove legioni e i nostri
               dodicimila cavalieri. Noi, sulla nave:
               andiamo, mia Tetide!          80



                                                     Entra un soldato.



                               Ebbene, soldato?



              SOLDATO
               Nobile comandante, non per mare,
               non affidatevi al legname marcito;
               non avete fiducia di questa mia spada,
               e di queste mie ferite? Che egizi

               e fenici vadano per acqua: noi
               abbiam sempre vinto stando sulla terra
               battendoci piede contro piede.



              ANTONIO
                               Su, su, andiamo!

                                                            (Escono Antonio, Cleopatra e Enobarbo.)



              SOLDATO
               Per Ercole, credo d’aver ragione io.



              CANIDIO
               Sì, soldato: ma tutta la sua azione
               non procede dalla sua forza effettiva:
               così il nostro condottiero viene condotto,

               e noi uomini siamo in mano alle donne.


              SOLDATO

               Voi guidate per terra le legioni
               e tutta la cavalleria, non è vero?



              CANIDIO
               Marco Ottavio, Marco Giusteio,
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