Page 2249 - Shakespeare - Vol. 3
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la siete spassata bene in Egitto.
ENOBARBO
Sì, mio caro, a forza di dormire abbiam fatto perdere la faccia al giorno, e
reso la notte brillante a furia di bere.
MECENATE
Otto cinghiali interi arrosto a colazione, e per solo dodici persone: è vero?
ENOBARBO
Non è che un moscerino a confronto di un’aquila. Abbiamo avuto banchetti
ben più straordinari, proprio degni di nota.
MECENATE
È una donna bellissima, se ciò che si dice corrisponde al vero.
ENOBARBO
Quando incontrò la prima volta Antonio, sul fiume Cidno, si mise in saccoccia
il suo cuore.
AGRIPPA
Gli apparve proprio là, a meno che il mio informatore non se la sia inventata.
ENOBARBO
Vi dirò. La galea in cui sedeva, 39
come trono brunito ardea sull’acqua.
La poppa era d’oro battuto, di porpora
le vele, così profumate che le brezze
ne languivano d’amore; d’argento
i remi, che tenevano il ritmo
al suon dei flauti, e l’acqua smossa
li rincorreva rapida, come innamorata
dei loro colpi. Quanto alla sua persona,
superava ogni descrizione: giaceva
nel baldacchino intessuto d’oro e seta, 40
più bella di Venere nel dipinto
dove la fantasia sopravanza la natura. 41