Page 2248 - Shakespeare - Vol. 3
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Quali sono le sue forze?
CESARE
Per terra
grandi e crescenti; ma sul mare
è padrone incontrastato.
ANTONIO
Così si dice.
Vorrei essermi già scontrato con lui!
Affrettiamoci a farlo; ma prima di armarci,
sbrighiamo la faccenda di cui si è parlato.
CESARE
Con gran piacere, e ti invito a vedere
mia sorella, da cui ti porto subito.
ANTONIO
Non ci manchi, Lepido, la tua compagnia.
LEPIDO
Nobile Antonio, neanche una malattia
potrebbe tenermi lontano.
(Squilli di tromba. Escono tutti, tranne Enobarbo, Agrippa e Mecenate.)
MECENATE
Benvenuto dall’Egitto, signore.
ENOBARBO
Amatissimo da Cesare, nobile Mecenate! Illustre amico, Agrippa!
AGRIPPA
Caro Enobarbo!
MECENATE
Abbiamo motivo di rallegrarci, che le cose si siano accomodate così bene. Ve