Page 2253 - Shakespeare - Vol. 3
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ANTONIO

          Ebbene, compare: vorresti essere in Egitto?



              INDOVINO
          Vorrei non essermi mai allontanato di là, e che tu non ci fossi mai andato!



              ANTONIO
               E la ragione, se puoi?



              INDOVINO
               La vedo per intuito, non so esprimerla:
               ma affrettati a ritornare in Egitto.



              ANTONIO

               Dimmi, quale fortuna salirà più in alto,
               quella di Cesare o la mia?



              INDOVINO
                               Quella di Cesare.
               Perciò, Antonio, non restare al suo fianco.
               Il tuo demone, il tuo spirito custode,

               è nobile, coraggioso e senza pari,
               quando non c’è quello di Cesare. Ma
               se c’è quello, il tuo angelo ha paura,
               si sente soverchiato: perciò

               metti spazio sufficiente fra voi.



              ANTONIO
               Non parlar più di questo.



              INDOVINO
               Ne parlo solo a te: non ad altri.
               Se entri con lui in qualsiasi lizza,
               sei sicuro di perdere; con la sua fortuna,

               anche se svantaggiato egli ti vince.
               Il tuo lustro si offusca accanto al suo.
               Lo ripeto, il tuo spirito ha paura
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