Page 2244 - Shakespeare - Vol. 3
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CESARE
Di prestarmi
armi ed aiuto quando li chiedessi:
cose che entrambe hai rifiutato.
ANTONIO
Trascurato,
piuttosto. E quando ore avvelenate
mi avevano irretito, fino a farmi
perdere conoscenza di me stesso.
Ne farò penitenza come posso.
Ma la mia lealtà non sminuirà
la mia grandezza, né senza di essa
agirà la mia potenza. Il fatto è
che Fulvia, per allontanarmi dall’Egitto,
ha scatenato queste guerre, ed io,
causa inconsapevole, ne chiedo venia,
secondo quanto l’onore mi permette
di piegarmi in tal caso.
LEPIDO
Nobili parole!
MECENATE
Compiacetevi di non insistere più
sui risentimenti. Dimenticarli del tutto
sarebbe ricordare che l’esigenza del momento
reclama la vostra riconciliazione.
LEPIDO
Belle parole, Mecenate.
ENOBARBO
Ossia, se per ora volete prestarvi reciprocamente affetto, quando non
sentirete più parlare di Pompeo potrete restituirvelo di nuovo. Avrete tempo
di attaccar briga quando non avrete altro da fare.
ANTONIO