Page 2242 - Shakespeare - Vol. 3
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delle mie parole da ciò che avvenne qui.
Tua moglie e tuo fratello sono scesi
in guerra contro di me, e in nome tuo:
tu eri l’istigatore di quella guerra. 34
ANTONIO
Ti sbagli. Mai in essa mio fratello
ha accampato il mio nome; ho fatto
indagini, lo so da gente fidata,
militante al tuo fianco. Piuttosto, con la tua,
non ha screditato la mia autorità,
facendo guerra dal pari contro il mio volere,
essendo la mia causa anche la tua?
Di ciò ti ho ragguagliato nelle mie lettere.
Se vuoi imbastirci su un litigio, 35
questo non basta, ti occorre panno intero.
CESARE
Ti elogi da solo, attribuendo a me
errori di giudizio: tu hai imbastito le tue scuse.
ANTONIO
No, non è così. Devi ammettere,
ne sono certo, la logica del mio pensiero:
io, tuo socio nella causa che egli osteggiava,
non potevo guardare con occhio benevolo
a quelle guerre che compromettevano
la mia stessa pace. Quanto a mia moglie,
ti auguro di trovarne una col suo temperamento;
un terzo del mondo è tuo, e con un morso lento
lo puoi governare − ma non una donna così!
ENOBARBO
Avessimo tutti mogli come questa,
per poter guerreggiare con le donne!
ANTONIO