Page 2240 - Shakespeare - Vol. 3
P. 2240
Entrano Antonio e Ventidio.
ENOBARBO
È di là Cesare.
Entrano Cesare, Mecenate e Agrippa.
ANTONIO
Se qui troviamo un accordo, addosso ai Parti.
Ascolta, Ventidio.
CESARE
Non so, Mecenate;
chiedi ad Agrippa.
LEPIDO
Nobili amici,
importanti motivi ci hanno qui riuniti
e non ci dividano cose di poco conto.
Ciò che non va, lo si ascolti pazienti:
se alziamo la voce per banali dissensi,
cercando di sanare le ferite
diamo la morte. Quindi, nobili triumviri,
tanto più ardentemente vi scongiuro,
toccate con delicatezza i punti più dolenti
e il malanimo non s’aggiunga alle parole.
ANTONIO
Ben detto. Fossimo in testa alle truppe,
pronti alla battaglia, farei così.
(Squilli di tromba.)
CESARE
Benvenuto a Roma.
ANTONIO
Grazie.