Page 2223 - Shakespeare - Vol. 3
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Dolcissima regina...
CLEOPATRA
No, ti prego,
non cercare pretesti per andartene,
ma dimmi addio, e vattene;
quando per rimanere supplicavi,
allora era tempo di parlare;
niente partenze, allora; avevamo
l’eternità negli occhi e sulle labbra,
beatitudine nell’arco delle ciglia;
nessuna parte di noi tanto misera
che non fosse d’origine divina. 11
E lo è ancora, o tu, il più grande
soldato del mondo, sei diventato
il più grande bugiardo.
ANTONIO
Suvvia, signora.
CLEOPATRA
Se avessi la tua statura, vedresti
che cuore ha la regina d’Egitto. 12
ANTONIO
Ascoltami, regina: l’esigenza del momento
richiede per un po’ i miei servizi;
ma tutto il mio cuore resta di tuo uso.
La nostra Italia è tutto un corruscare
di spade in lotta civile: Sesto Pompeo
punta al porto di Roma, e l’eguaglianza
delle due forze avverse alimenta
fazioni incerte. Chi era odiato,
avendo acquistato forza, riconquista
le simpatie; Pompeo, già messo al bando,
carico della gloria di suo padre,
si insinua rapidamente nel cuore
di coloro che non hanno prosperato