Page 2057 - Shakespeare - Vol. 3
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No in questo il paziente
               deve farsi medico di se stesso.



              MACBETH
               Getta ai cani la tua arte! Non serve a niente.
               Avanti, mettimi la corazza, dammi lo scettro.
               Seyton, fa’ uscire... Dottore, i baroni scappano. −

               Sbrigati, Seyton... Dottore, se tu potessi
               esaminare l’urina della mia terra,
               trovarne il morbo e purgarla ridandole

               la bella salute di prima, t’applaudirei
               tanto che ogni eco riapplaudirebbe.
               Togli via questa corazza, svelto. − Quale rabarbaro,
               senna, o quale droga purgativa
               può raschiar via questi inglesi? Sai di loro?




              MEDICO
               Sì, monsignore, i vostri preparativi
               ce ne danno notizia.



              MACBETH
                               Portami questa dietro.
               La morte, la rovina non mi faranno tremare

               sinché il bosco di Birnan non viene a Dunsinane.
                                                                                                           Esce.



              MEDICO
               E se da Dunsinane io potessi scappare
               nessun profitto mai mi farebbe tornare.
                                                                                                           Esce.




                                                    Scena IV         EN


                   Tamburi e stendardi. Entrano Malcolm, Seyward, Macduff, il figlio di
                    Seyward, Menteth, Cathness, Angus, e i loro soldati, in marcia.



              MALCOLM
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