Page 2060 - Shakespeare - Vol. 3
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saziato di orrori: lo spavento
               compagno ai miei pensieri di sangue
               non mi fa più trasalire.


                                                      Rientra Seyton.

                               Perché gridavano?


              SEYTON

               Mio signore, la regina è morta.



              MACBETH
               Sarebbe morta prima o poi.           43
               Sarebbe venuto il momento per quella parola...
               Domani, e domani, e domani,             44
               striscia così, col suo misero passo, di giorno

               in giorno, fino alla zeta del tempo scritto;            45
               e tutti i nostri ieri han rischiarato
               ad altri pazzi

               la strada della polverosa morte.
               Spegniti, spegniti breve candela!
               La vita non è che un’ombra vagante, un povero attore
               che avanza tronfio e smania la sua ora
               sul palco, e poi non se ne sa più nulla.

               È un racconto fatto da un idiota,
               pieno di grida e furia,
               che non significa niente.


                                                   Entra una staffetta.

               Tu vieni a usare la lingua: presto, sputa!



              STAFFETTA
               Vostra grazia,
               io devo riferire qualcosa che ho visto, giuro,
               ma non so come farlo.



              MACBETH
                               Bene, cerca di farlo.
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