Page 2016 - Shakespeare - Vol. 3
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Datemi vino. Riempite all’orlo!
Entra il fantasma.
Bevo alla felicità della tavolata
e al caro amico Banquo che ci manca.
Magari ci fosse! A tutti e a lui vogliamo
brindare, e ognuno brindi a ciascun altro.
NOBILI
Alla nostra lealtà e al vostro brindisi!
MACBETH
(vede il fantasma) Vattene, sparisci! Scendi sottoterra!
Le tue ossa non hanno midollo, il tuo sangue
è freddo. Non hai vista in quegli occhi
che mi spalanchi addosso.
LADY MACBETH
Miei buoni pari,
è un male cronico, vedete; non è altro.
Solo che ci rovina il trattenimento.
MACBETH
Io oso ciò che un uomo può osare.
Vieni come un peloso orso russo o come
un rinoceronte corazzato o una tigre
ircana, prendi ogni forma tranne questa
e i miei nervi non tremeranno. O risuscita
e sfidami con la spada in un deserto:
se allora tremo, chiamami il bamboccio
d’una mocciosa. Vattene, ombra orribile!
Vano scherno, va’ via!
Il fantasma esce.
Ecco, è sparito
e torno ad essere un uomo. − Prego, sedete.
LADY MACBETH
Hai cacciato l’allegria, hai guastato la festa