Page 2015 - Shakespeare - Vol. 3
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Guarda! Lo vedi? Ah! Cosa mi dici?
               Io me ne sbatto dei tuoi cenni! Parla!
               Se i carnai e le fosse devono rispedire
               i sepolti al mittente, i nostri monumenti

               saranno i gozzi dei nibbi.
                                                                                           Il fantasma esce.



              LADY MACBETH
                               Come, castrato dalla pazzia?



              MACBETH
               L’ho visto, com’è vero che sono qui.



              LADY MACBETH
                               Via, vergognati!



              MACBETH
               Sangue se n’è versato prima d’ora,

               ai tempi antichi, prima che leggi più umane
               purgassero e ingentilissero i popoli.
               Sì, e anche dopo si son commessi omicidi
               troppo tremendi a sentirsi. Ci sono stati

               dei tempi, che quando il cervello era fuori,
               l’uomo moriva, ed era tutto. Ma ora
               risuscitano con venti ferite mortali
               sui crani, e ci scacciano dai nostri seggi.

               Questo è più mostruoso che uccidere.



              LADY MACBETH
                               Mio signore,
               i tuoi nobili amici ti richiedono.



              MACBETH
               Mi sono smarrito. Ma non stupitevi, amici
               stimatissimi: è un male strano, che è nulla

               per chi mi conosce. Avanti, un cordiale
               brindisi a tutti! E dopo mi siedo.
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