Page 2014 - Shakespeare - Vol. 3
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NOBILI
Che cosa, Maestà?
MACBETH
Non puoi dire
che sono stato io; e non scrollarmi
contro quelle tue ciocche insanguinate.
ROSS
Alziamoci, signori. Il re sta male.
LADY MACBETH
(scende dal trono) Restate seduti, amici. Il re è spesso così,
lo è stato fin da giovane. Prego, restate comodi.
L’accesso dura poco, in un momento
starà bene di nuovo. Se lo notate troppo
l’offendete e allungate la sua fitta.
Non fategli caso, continuate il pranzo. −
Sei un uomo?
MACBETH
Sì, e un uomo coraggioso, se oso guardare
ciò che spaventerebbe il diavolo.
LADY MACBETH
Addirittura!
Ciò che vedi è il ritratto del tuo spavento.
È il coltello in aria che a sentirti
ti portò a Duncan. Oh questi sbalzi e scatti,
questi falsari della paura, van bene
per una fiaba di femmina al focolare d’inverno
garantita dalla nonna. Ah che vergogna!
Perché fai quelle smorfie? Dopo tutto
guardi solo una seggiola.
MACBETH
Guarda lì, ti prego!