Page 1977 - Shakespeare - Vol. 3
P. 1977

LADY MACBETH

                               Dunque era ubriaca
               la speranza che ti vestiva? Da allora
               ha dormito? E ora si sveglia a guardare

               così verde e pallida
               ciò che fece con slancio? Da ora in poi
               giudico così il tuo amore. Hai paura
               di essere nei tuoi atti e nel valore
               ciò che sei nel desiderio? Vorresti avere

               ciò che stimi la corona della vita,
               e vivere da vile ai tuoi stessi occhi
               accoppiando il «non oso» col «vorrei»

               come il povero gatto della favola?            10


              MACBETH

                               Pace, pace.
               Io oso tutto ciò che si confà
               a un uomo; chi osa di più non lo è.



              LADY MACBETH
                               E allora
               quale bestia t’ha fatto svelarmi il tuo progetto?

               Quando osavi attuarlo, allora eri uomo;
               e fossi di più ciò che eri, allora saresti
               tanto più uomo. Né tempo né luogo

               erano propizi allora, tu li volevi tali.
               Lo sono diventati da sé, e questo adesso
               ti abbatte. Io ho allattato, e conosco
               com’è tenero amare il bimbo che mi succhia.
               Ma mentre mi guardava sorridente

               avrei strappato il capezzolo dalle gengive nude
               e avrei fatto schizzare quel cervello
               se l’avessi giurato, come tu

               hai giurato.


              MACBETH

                               E se fallissimo?
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