Page 1976 - Shakespeare - Vol. 3
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trarre il coltello io stesso. Inoltre,
questo Duncan è stato un re talmente
mite, così immacolato nel suo alto
ufficio, che le sue virtù arringheranno
come angeli dalle voci di tromba, contro
la dannazione profonda del suo omicidio;
e la Pietà come un neonato nudo
che cavalca l’uragano
o i cherubini del cielo che spronano
i corsieri invisibili dell’aria
dentro gli occhi di tutti avventeranno
il fatto atroce e le lacrime
affogheranno il vento.
Io non ho altro sprone da cacciare
nei fianchi al mio proposito
se non l’ambizione che volteggiando
eccede nel balzo e cade
dall’altra parte.
Entra Lady Macbeth.
Allora? Notizie?
LADY MACBETH
Ha quasi finito di cenare. Perché sei uscito?
MACBETH
Ha chiesto di me?
LADY MACBETH
E non lo sai?
MACBETH
Non andremo oltre in questa storia.
Mi ha appena coperto d’onori, ho acquistato
stima d’oro presso tutti, e questo vestito
dovrei portarlo indosso nuovo di zecca
non buttarlo così presto.