Page 2737 - Shakespeare - Vol. 2
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Scena III EN
Entrano Ettore e Andromaca.
ANDROMACA
Da quando il mio signore è divenuto così scortese
e fa orecchi da mercante ai buoni consigli?
Togliti le armi, toglile, non combattere oggi.
ETTORE
Mi costringi a offenderti, Andromaca: a casa.
Per gli dèi immortali, io vado!
ANDROMACA
Certo i miei sogni sono di cattivo auspicio
per questa giornata.
ETTORE
Ho detto basta.
Entra Cassandra.
CASSANDRA
Dov’è mio fratello Ettore?
ANDROMACA
Qui, cognata, armato e intenzionato a combattere.
Aiutami a supplicarlo con forza e affetto;
invochiamolo in ginocchio; perché io ho sognato
un turbinio di sangue, e tutta la notte
non ho visto altro che scene e figure di strage.
CASSANDRA
Oh, è vero.
ETTORE
Ehi! Che suoni il mio trombettiere!