Page 2613 - Shakespeare - Vol. 2
P. 2613

e le giudicate vergognose? Esse non sono altro
               che le prove dilatorie con cui il sommo Giove
               saggia la pazienza perseverante degli uomini,
               un metallo il cui pregio reale non va

               calcolato dal favore della Fortuna.
               No, perché allora coraggioso e codardo,
               saggio e stolto, colto e incolto,
               forte e debole, sembrano tutti di una pasta.

               Ma è quando la fortuna si corruccia in tempesta
               che allora, solo lì, d’impeto scuote ogni cosa
               il soffio sventagliante della differenza
               e liquida via l’effimero − soltanto quello

               che ha massa o sostanza genuina
               resta lì intatto, ricco d’intrinseca virtù.



              NESTORE
               Grande Agamennone, con ogni rispetto dovuto
               pel tuo divino rango, Nestore farà una chiosa

               a quello che per ultimo hai detto. L’uomo è tale
               quando soffia malora. Se il mare è calmo,
               barchette da due soldi traversano il suo seno paziente,
               osando battere la rotta dei più forti navigli!
               Ma appena quel farabutto Borea stuzzica

               Teti gentile, allora vedi la nave dalle costole robuste tagliare
               le liquide montagne balzando fra i due umidi elementi
               come il cavallo di Perseo.

               E dov’è ora quel guscetto smargiasso
               i cui deboli fianchi mal fasciati osavano
               competere coi grandi?
               È riparato in tutta fretta in porto
               o ha fatto da spuntino al gran Nettuno.

               E così che l’apparenza del valore e il valore
               si differenziano nelle tempeste della sorte,
               perché quand’essa coi suoi raggi risplende

               il gregge teme il tafano più di una tigre;
               ma quando il vento tagliente mette in ginocchio
               la nodosa quercia
               e le mosche scappano al riparo, il coraggioso
   2608   2609   2610   2611   2612   2613   2614   2615   2616   2617   2618