Page 2437 - Shakespeare - Vol. 2
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Mentre cantano questa canzone, le fate punzecchiano Falstaff. Il dottor Caio
entra da un lato e si porta via una fata in verde; Slender arriva dall’altro e
rapisce una fata in bianco; e Fenton spunta e si cucca l’Annetta Page. Suoni di
caccia nascon da dentro. Tutte le fate scappano via. Falstaff si toglie la testa
di cervo e si solleva. 47
Entrano Page, Ford, madonna Page e madonna Ford.
PAGE
Ehi, non scappare! Io credo che stavolta
t’abbiam beccato. E che, non c’eran altri
che il cacciatore Erone, per farti da ruffiano?
MADONNA PAGE
Su, ve ne prego, basta berteggiare.
Allora, caro Ser John, che ve ne pare
delle mogli di Windsor?
[Indica le corna.]
Marito, le vedete?
Dite, che forse queste mezzelune
non vanno meglio in bosco che in castello?
FORD
Allora, signore mio, chi l’è il cornuto adesso? Messer Rivoletto, Falstaff è un
gran gaglioffo, un brigante beccaccio; eccole qua le sue corna, messer
Rivoletto; e inoltre, messer Rivoletto, di quanto appartiene a Ford egli non s’è
goduto che la sua cesta dei panni sporchi, il suo randello, e venti pesoni
contanti, che andran ripagati a messer Rivoletto; i suoi cavalli son già
sequestrati per questo, messer Rivoletto.
MADONNA FORD
Ser John, c’è andata maluccio: mai che si potesse convenire assieme. Ed io
non vi vorrò riprendere più per amante ora, ma sempre io vi terrò per il cervo
mio.
FALSTAFF
Io incomincio a capire che m’avete pigliato per ciuco.