Page 2434 - Shakespeare - Vol. 2
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di codesta maniera.
Entrano Evans [travestito come prima, Pistol camuffato da folletto], monna
Spiccia nelle vesti di Regina delle Fate [Anna Page e] bambini vestiti da fate
[con fiaccole in mano]. 45
MONNA SPICCIA
O fate, nere, grigie, verdi e bianche,
o voi che folleggiate al chiar di luna,
e voi ombre notturne, orfane eredi
del destino immutabile,
fate l’uffizio ed il dovere vostri.
Folletto banditore, il tuo bando alle fate.
PISTOL
Orecchio alla mia chiama! Statevi zitte,
quisquilie d’aria. Grillo, salterai
ne’ camini di Windsor; e dove troverai
braci scoverte e focolari zozzi,
a pizzicotti falle blu, le sguattere,
come mirtilli: la nostra radiosa
regina odia le sciatte e la sciamanneria.
FALSTAFF
Sono le fate; chi gli parla è morto.
Ed io mi tappo gli occhi e mi fò quatto:
nessun mortale deve vedere ciò che fanno.
[Si stende in terra a faccia sotto.]
EVANS
Dov’è Pallino? Corri, e dove trovi
qualche ragazza che, prima della sua nanna,
ha detto le preghiere tre volte, éccita forte
gli organi suoi fantastici, e che poi dorma il sonno
profondo dell’infanzia senza cure.
Ma le altre, che fan nanna senza stare a pensare
ai peccatucci loro, giù co’ tua pizzicotti
su braccia e gambe e schiene e spalle e fianchi e stinchi.