Page 2435 - Shakespeare - Vol. 2
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MONNA SPICCIA
All’opra, all’opra!
Elfi, frugate attorno, dentro e fuori
il castello di Windsor; voi folletti
spargete buona sorte su ogni santa
stanza di questa rocca; ch’essa duri
sana di fatto e sana nel suo compito
insino al giorno del giudizio eterno,
degna di chi la tiene, come questa ne è degna;
ogni seggio dell’Ordine state attenti a forbire
con essenze di balsamo e ogni fiore prezioso;
ogni ben fatto stallo, ogni scudo e cimiero,
ogni leal blasone sian sempre benedetti;
e voi fate dei campi, state attente a cantare
di notte tutte in cerchio, come il cerchio
della Giarrettiera: l’impressione sull’erba
fate che resti verde, e più fertile e fresca
a vedersi di tutto quanto il prato;
e scrivete Honi soit qui mal y pense
con fiori porporini e ciuffi di smeraldo,
petali blu e bianchi somiglianti ai zaffìri,
alle perle ed ai ricchi ricami affibbiati
sotto il ginocchio chino de’ belli cavalieri:
perché come lor cifra le fate usano i fiori.
Disperdetevi, sù; ma sino all’ora una
non scordiamo la nostra farandola rituale
torno torno la quercia d’Erone il cacciatore.
EVANS
Prego, serrate le mani, e ponetevi in ordine;
e venti luccioline ci faran da lanterne
tutt’intorno a quest’albero per guidare la danza.
Ma fermi, annuso un uomo della terra mediana! 46
FALSTAFF
Uh, i numi mi difendano da sta fata gallese! Ché questa mi stramuta in un
etto di cacio!